Incidente con semaforo rotto? I danni li paga il Comune. Secondo l’ultima sentenza della Corte di Cassazione la responsabilità è delle città
Il semaforo non funziona correttamente e provoca un incidente. Chi paga? Il Comune, secondo l’ultima sentenza della Corte di Cassazione in tema sicurezza stradale. Buone notizie per gli automobilisti dunque. Secondo la Corte, infatti, se il mal funzionamento del semaforo crea un incidente, l’automobilista vittima ha diritto al risarcimento danni. Ma a pagare deve essere il Comune che non ha provveduto a sistemare il guasto.
La Cassazione nello specifico badato ragione a una coppia di automobilisti della provincia di Roma, vittime di un incidente provocato da un semaforo mal funzionante, che avevano chiesto il risarcimento dei danni. Nel caso in questione l’impianto segnalava sempre la luce verde verso le due direzioni contrapposte da cui provenivano i veicoli. Da qui lo schianto. La Corte ha stabilito che il Tribunale, sulla base del rapporto della Polizia della strada, ha ritenuto che al momento dell’incidente l’impianto semaforico posto all’incrocio dove è avvenuto l’incidente era mal funzionante .
La causa del sinistro è quindi dovuto al guasto dell’apparecchio. A pagare i danni saranno dunque il Comune di Ardea (luogo del sinistro), quale proprietario della strada, e la società cui è affidata la manutenzione che doveva provvedere al controllo dell’efficienza tecnica dei dispositivi di accensione degli impianti semaforici. La sentenza ha ribaltato la precedente decisione del giudice di pace condannando il comune in quanto “proprietario della strada”. La Cassazione, di conseguenza, ha bocciato anche la richiesta della società di manutenzione che aveva tentato di rivalersi sugli automobilisti e sulle loro assicurazioni auto, chiedendo anche i danni provocati al semaforo nello schianto. La Sifis (società in questione) sborserà anche 1.800 euro ciascuno agli automobilisti per le spese processuali sostenute.