GP Mugello 2013, la MotoGP arriva in Italia. Un circuito unico, con salite e discese e curve a gas aperto
La MotoGP arriva in Italia per la gara del Mugello. Un circuito amato da tutti ma, allo stesso tempo, molto impegnativo per piloti e tecnici. La pista alterna curve lente e veloci, staccate al limite (come quella in fondo al rettilineo di partenza, lungo oltre un chilometro) e pieghe a gas aperto, salite e discese. Un mix che affascina sia i piloti che gli spettatori.
Situato in un’ampia vallata della campagna toscana (circa 30 chilometri a nordest di Firenze), il tracciato è famoso per le difficoltà che presenta e per la bellezza della visuale, con curve che hanno fatto la storia, come la San Donato, la Casanova-Savelli, l’Arrabbiata 1 e 2 (due punti cruciali per realizzare un ottimo tempo sul giro), il Correntaio, le Biondetti e la Bucine. Adesso è un appuntamento immancabile nel calendario del Motomondiale. Il Mugello è la pista per eccellenza di Valentino Rossi. Sui saliscendi del circuito toscano il “Dottore” ha vinto nove volte nel corso della sua carriera, sette delle quali ottenute nella classe regina dal 2002 al 2008. Oltre ad essere la gara di casa, per il pilota di Tavullia è anche il Gran Premio ideale per riscattare le ultime opache prestazioni e tornare davanti in sella alla sua M1. Il secondo posto a Losail, nella prima gara del Mondiale, aveva rilanciato le ambizioni del nove volte campione del mondo. Invece sono seguiti tre GP deludenti, a partire dalla tappa americana di Austin per arrivare ai due circuiti di Jerez e Le Mans, sulla carta favorevoli alla Yamaha ma che invece hanno incoronato Dani Pedrosa. Lo spagnolo della Honda è reduce da due vittorie consecutive, che gli hanno permesso di conquistare la leadership della classifica in campionato. Al Mugello però la Casa alata vanta appena tre successi dall’avvento della classe MotoGP (nel 2002), due dei quali per mano di Valentino Rossi nelle prime due edizioni.
Con sette trionfi su undici, la Yamaha è la più vincente tra le colline del tracciato toscano dall’inizio dell’era quattro tempi. Un fattore che Jorge Lorenzo intende sfruttare per archiviare in fretta il deludente settimo posto in Francia e avvicinare la vetta della classifica, lontana 17 punti. Il maiorchino vuole invertire la preoccupante tendenza dell’ultimo periodo: a parte la gara di Losail, ad aprile, la M1 non chiude davanti a tutti dal GP di Misano del 2012. Oltre a Pedrosa, però, a dargli del filo da torcere ci sarà pure Marc Marquez, il rookie della Honda che ha bruciato le tappe. Il giovane spagnolo ha impiegato pochissimo per adattarsi ai prototipi della MotoGP e non mostra alcun timore reverenziale verso i big, tanto che nel Mondiale è ad appena sei punti di distacco da Pedrosa. Occhio anche a Cal Crutchlow (con la Yamaha del team Tech 3), fresco di podio a Le Mans. Il Mugello è la gara di casa per la Ducati (la cui sede è a un’ora dal tracciato). La rossa di Borgo Panigale ha stupito tutti in Francia, partendo dalla prima fila il sabato e mancando per un soffio il podio la domenica con Andrea Dovizioso. L’obiettivo è fare meglio, anche se sarà difficile viste le difficoltà della Desmosedici. Al via pure Michele Pirro, presente come wild card in sella alla GP13 “laboratorio”, mentre il team junior della Ducati (Pramac Racing) dovrebbe contare sul rientro di Ben Spies. Di sicuro sui saliscendi delle colline toscane non mancherà il divertimento, perché, come cantano i tifosi da queste parti, “al Mugello non si dorme”.