Dopo le prime quattro gare intercontinentali, la Formula 1 riparte dalla Spagna. Come ogni anno, l’appuntamento sul circuito di Barcellona rappresenta la prima tappa europea del campionato. Tutti i team porteranno delle novità sulle macchine, dopo quasi tre settimane di pausa passate a casa a progettare nuove soluzioni in grado di risolvere i problemi e le criticità mostrate dalle diverse vetture. Sarà l’occasione, quindi, per testare le evoluzioni delle varie monoposto, con vere e proprie versioni B (a testimonianza degli stravolgimenti adottati dal punto di vista tecnico).
Il circus arriva a Barcellona consapevole della leadership del campione del mondo in carica Sebastian Vettel. Il tedesco della Red Bull è in testa alla classifica con 77 punti. Nonostante le potenzialità messe in mostra dalla RB9, c’è curiosità di vedere cosa si sarà inventato quel mago di Adrian Newey per ottimizzare le prestazioni della monoposto. Il pilota di Heppenheim ha vinto due delle quattro gare finora corse in Malesia e Bahrain, salendo sul gradino più basso del podio al GP di Australia. Unico neo, il quarto posto cinese. Una regolarità che rimanda subito al suo più vicino avversario in classifica, Kimi Räikkönen (Lotus). “Iceman”, come è stato etichettato, ha trionfato nel GP d’apertura a Melbourne, chiudendo secondo in Cina e Bahrain. Solo settimo invece in Malesia. Il finlandese guida una monoposto che ha nella trazione il proprio punto di forza. La E21, inoltre, sa essere molto gentile con gli pneumatici, limitandone il consumo. Un’arma letale che ha già messo in pista per battere la concorrenza.
In casa Ferrari si spera nella clemenza del fato. La scuderia di Maranello ha un conto in sospeso con la sfortuna. In Malesia Fernando Alonso, scattato dal terzo posto, è stato costretto al ritiro per il cedimento dell’ala anteriore dopo un leggero contatto in partenza con Vettel. In Bahrain il guasto all’ala mobile ha costretto lo spagnolo (partito dalla seconda fila) a una gara in difesa, chiusa all’ottavo posto. Due episodi che hanno fatto piombare il ferrarista a 30 punti di distacco dal leader della classifica, nonostante il netto successo in Cina. La malasorte ha colpito pure Felipe Massa, impegnato a combattere con le gomme che si sfaldavano all’improvviso sul circuito di Sakhir. La F2012 ha comunque dimostrato un buon bilanciamento che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Chi all’inizio del campionato pensava che Lewis Hamilton si sarebbe pentito di aver abbandonato la McLaren (veloce e competitiva fino all’anno scorso) per passare al volante della Mercedes (più in difficoltà nelle prestazioni) si è dovuto ricredere. L’anglo-caraibico, con due podi, due quinti posti e una pole position all’attivo, si trova a 27 punti da Vettel. Impietoso il confronto con il suo ex compagno di squadra Jenson Button, solo decimo in classifica con appena 13 punti conquistati. La McLaren è chiamata a un pronto riscatto sul circuito di Barcellona, dopo un brutto avvio di stagione al di sotto delle aspettative. In Spagna la Pirelli porterà le gomme medie e la nuova mescola degli pneumatici hard, più simile a quella del 2012. Una modifica per ampliare il ventaglio di strategie e incrementare lo spettacolo in pista. L’anno scorso vinse un outsider per eccellenza, Pastor Maldonado con la Williams. Vedremo, stavolta, chi introdurrà gli aggiornamenti migliori e riuscirà a salire sul gradino più alto del podio.