Sono passati appena cinque giorni dalla concitata gara di Silverstone e la Formula 1 torna in pista per il GP di Germania. Si corre sul circuito del Nürburgring, caratterizzato da un mix di curve lente e veloci che richiedono un buon compromesso per quanto riguarda il setup. Più lento di Silverstone, ha un asfalto meno abrasivo.
Per questo la Pirelli ha deciso di portare in Germania le gomme dalla mescola Medium e Soft. Il leader della classifica è sempre Sebastian Vettel, desideroso di riscattarsi davanti al proprio pubblico dopo il ritiro nel GP di Gran Bretagna. Ma i valori in campo stanno cambiando. La Ferrari è in affanno e non sembra tenere il passo delle rivali. Al Cavallino urge ritrovare lo smalto di due mesi fa per non perdere il treno del Mondiale. La Lotus arranca e non riesce più a sfruttare il minor degrado degli pneumatici in gara. La Mercedes invece si candida con prepotenza per un ruolo da protagonista in vista della seconda metà di stagione. La scuderia di Brackley punta al colpaccio tra le mura amiche. L’unica certezza è la McLaren, sempre più in crisi di prestazioni e di risultati. L’ultimo successo in terra inglese risaliva all’ormai lontanissimo 1955. La Mercedes è tornata a vincere sullo storico circuito dove il 13 maggio 1950 si corse il primo Gran Premio di Formula 1. Il cronico problema dell’eccesivo degrado delle gomme in gara sembra già un lontano ricordo. E pensare che meno di due mesi fa a Barcellona, su una pista vera a differenza degli ultimi tracciati di Monaco e Montréal, la monoposto della scuderia tedesca tagliava il traguardo accusando oltre un minuto di ritardo dal vincitore. Sicuramente il team di Brackley ha studiato delle soluzioni per risolvere l’annoso problema, ma tutto il paddock è convinto che il famoso test segreto in Spagna abbia dato una grossa mano. A causa della violazione del regolamento sportivo, il Tribunale Internazionale della Fia, però, ha punito la scuderia tedesca solo con una reprimenda. Insomma, il team di Brackley è riuscito a farla franca. Così, dopo il successo sulle stradine del Principato, Nico Rosberg fa il bis a Silverstone. E adesso la Mercedes punta dritta al campionato. Sul tracciato inglese, cinque giorni fa, è andata in scena una sequenza inquietante di esplosioni di pneumatici montati sulle monoposto in gara. In tutti i casi, sul banco degli imputati è salita la gomma posteriore sinistra. La Pirelli addossa la colpa all’utilizzo improprio delle gomme da parte dei team. Ma si pensa a un cambio delle struttura degli pneumatici. Passando al capitolo Ferrari, il Cavallino Rampante è tornato a casa con un risultato al di la delle più rosee aspettative, viste le premesse delle prove. Fernando Alonso, infatti, scattato dalla nona posizione, ha chiuso al terzo posto, accorciando anche il gap nel Mondiale. Il leader della classifica Sebastian Vettel è stato infatti costretto al ritiro per un problema al cambio. Adesso il ritardo dell’asturiano è di 21 punti. La scuderia di Maranello però non è mai riuscita ad essere competitiva durante il weekend, sia per quanto riguarda il giro veloce che il ritmo di gara. Un campanello d’allarme, visto che la F138 avrebbe invece dovuto trovarsi a proprio agio sull’ostico tracciato nella campagna inglese. Adesso bisogna capire cosa non ha funzionato e tornare alla ribalta. La speranza è che si sia trattato solo di un problema di assetti, considerato che si torna subito in pista. Domenica c’è il GP di Germania, sul circuito del Nürburgring, un tracciato veloce e guidato dove la Rossa dovrebbe trovarsi a suo agio, almeno sulla carta. Intanto la Fia ha varato una minirivoluzione in vista della prossima stagione. Torneranno i test durante il campionato: quattro sessioni di due giorni ciascuna, da svolgersi su tracciati europei nelle giornate di martedì e mercoledì, dopo la gara. Le date e le location devono essere ancora stabilite, ma si parla di Barcellona, Silverstone, Budapest e Monza. Inoltre le monoposto scenderanno in pista già a gennaio per provare i nuovi motori turbo V6 che saranno utilizzati dal 2014. Arriverà anche la patente a punti per i piloti, con introduzione nel regolamento di un “penalty point system”. Nel momento in cui il pilota accumulerà 12 punti di penalizzazioni scatterà l’esclusione per il GP successivo. Le singole sanzioni per le scorrettezze in pista varieranno da uno a tre punti, in base alla gravità. Essere meno irruenti converrà.