GP Abu Dhabi, Alonso per il secondo posto. Sul circuito di Yas Marina a giochi ormai fatti la lotta è solo per chi è dietro Vettel
I giochi ormai sono fatti. Sebastian Vettel si è laureato campione del mondo per la quarta volta consecutiva, mentre la Red Bull ha conquistato il quarto titolo costruttori di fila. Un dominio, assoluto, incontrastato. L’anno prossimo, però, la prevista rivoluzione regolamentare potrebbe cambiare le carte in tavola. Nel 2014 torneranno infatti i motori turbo, mentre l’aerodinamica sarà ridimensionata. Insomma, tutti i team dovranno ripartire da zero, senza alcun riferimento passato.
Il 2013, intanto, non è ancora stato archiviato. Restano da disputare tre GP prima di andare in vacanza. Il primo appuntamento di questo trittico finale è in programma domenica ad Abu Dhabi. Si corre sul circuito di Yas Marina. Disegnato dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke, il tracciato si trova negli Emirati Arabi Uniti, sull’isola artificiale di Yas, a circa 30 minuti di macchina da Abu Dhabi. Attorno alla pista ci sono campi da golf, parchi tematici (come il celebre Ferrari World) e hotel di lusso, senza dimenticare il moderno porto di nuova costruzione. È una gara suggestiva, l’unica nel calendario della Formula 1 che inizia nel tardo pomeriggio e termina al tramonto. All’imbrunire, si accendono i riflettori lungo il tracciato. La pista è infatti illuminata a giorno da un impianto simile a quello presente sul circuito di Singapore. Per questa particolarità, il range di temperature che le gomme incontrano in gara è diverso rispetto agli altri GP: invece di salire, come succede di solito, ad Abu Dhabi la temperatura dell’asfalto tende a scendere durante la corsa. Un fattore che influisce sull’usura e sul degrado degli pneumatici, fondamentale per decidere la strategia migliore.
Lungo 5.554 metri, il circuito di Yas Marina conta 21 curve. Presenta due lunghi rettilinei, dove è possibile azionare il DRS. È composto da una prima sezione piuttosto veloce e da una parte finale molto tecnica e guidata, con continui cambi di direzione che stressano le gomme. Si gira in senso antiorario. Fernando Alonso deve difendere il secondo posto nella classifica piloti, tallonato dal suo prossimo compagno di squadra kimi Räikkönen (adesso al volante della Lotus, ma dalla prossima stagione in Ferrari al posto di Felipe Massa). Il finlandese è distante solo 24 punti dall’asturiano. In più la monoposto di Enstone sembra più performante rispetto a quella di Maranello in questo finale di stagione. Occhio a non sottovalutare nemmeno Lewis Hamilton (Mercedes), che accusa un distacco di 38 punti da Alonso.
A tenere accesa la bagarre in questo sprint finale ci penserà pure la lotta per il secondo posto nel campionato costruttori. Se lo contendono Mercedes, Ferrari e Lotus (in ordine di classifica). Ottenere un piazzamento migliore significa intascare maggiori introiti, fondamentali per i top team. In India la Mercedes ha scavalcato il Cavallino Rampante, agguantando la seconda posizione. I distacchi però restano minimi. La scuderia della stella a tre punte è a quota 313 punti, la Ferrari insegue a 309, mentre la Lotus ha all’attivo 285 punti. Considerato che mancano ancora tre gare alla fine del campionato, i giochi sono più che mai aperti.