Chi ha dai tre figli in su non deve più preoccuparsi di trovare un’auto adatta a contenere tutti. La Fiat 500 L infatti si ingrandisce e diventa Fiat 500 L Living, davvero per tutta la famiglia. Il Lingotto ha lanciato un nuovo modello, la Fiat 500L Living, una monovolume a sette posti. In soli 4,35 metri la nuova auto della casa torinese può ospitare ben 7 passeggeri.
Il lancio ufficiale è previsto per il 4 luglio, giorno in cui ricorre il compleanno della 500 (compie 7 anni). Già ribattezzata “Magic Purpose Wagon“, la 500L Living è un’auto dalle molteplici caratteristiche: indirizzata ad un pubblico eterogeneo, è molto attenta alla modernità e al design, senza dimenticare la comodità e lo stile. “Simpatica” come tutte le Fiat 500, è compatta come un’auto media, molto confortevole (ha la comodità di una station wagon e una capacità di carico di un volume di 638 litri) con un grandissimo spazio interno. Abitabilità, spazio e capacità di carico sono i plus assoluti. Non manca, ovviamente, l’inconfondibile design “made in Fiat”. La novità assoluta è l’aggiunta della terza fila di sedili che la fa divenire un’auto 5+2 posti, la più compatta della categoria attualmente sul mercato. E’ infatti lunga 435 cm, larga 178 e alta 167. Due allestimenti da scegliere, Pop Star e Lounge, e su entrambi si può decidere il 5 o il 7 posti. Sei le tipologie di rivestimento interni e 19 colori esterni. Per capire la genialità di casa Fiat basti pensare che, solo per questa auto, ci sono ben 282 le combinazioni possibili. Vediamo ora le tipologie di motore. Benzina 1.4 16v da 95CV e 0.9 TwinAir Turbo da 105 CV. Due i turbodiesel: 1.6 Multijet II da 105CV e 1.3 Multijet II da 85CV, quest’ultimo anche con cambio automatico. La neonata di casa Fiat si potrà ordinare subito dopo la presentazione ufficiale. Poi, bisognerà aspettare l’autunno per vedere il suo ingresso nei concessionari. Secondo le indiscrezioni sul prezzo di vendita, si dovrebbe aggirare intorno ai 17.500 euro (l’attuale 500L parte da 15.550 euro con l’equipaggiamento Pop).
