La patente ce l’hanno, ma non guidano per paura. La tengono nel portafogli, senza usarla, così come non usano l’auto per spostarsi. Preferiscono il motorino, o i mezzi pubblici. Sono le donne le maggiori vittime del timore di mettersi al volante, per insicurezza o spesso per mancanza di pratica. Per loro arriva un corso pratico di guida per “rimettersi” in marcia. E per smentire il detto troppo usato e molto discriminatorio: “Donne al volante pericolo costante”.
Il corso, rivolto alle donne di tutte le età che hanno superato l’esame per la patente ma che poi non hanno guidato, è promosso da Nuovaguida, consorzio di 200 autoscuole in Italia nato da tre anni. Si tratta di una specie di scuola guida per sole donne che hanno già la patente ma si sentono insicure alla guida. Il corso è articolato in 5 o più lezioni (a seconda delle esigenze dell’allieva), utili proprio a riprendere confidenza con l’auto e per sconfiggere le paure. Gli obiettivi sono chiari: restituire le capacità di controllo al volante, ripassare le nozioni e le tecniche fondamentali, abolire l’ansia da prestazione. Tra gli insegnamenti principali anche l’uso corretto dello sguardo, dove puntare gli occhi, che cosa guardare mentre si guida, a quale lontananza. Tutti elementi fondamentali per assicurare alle donne una guida sicura e capire in anticipo eventuali situazioni di pericolo. Senza tralasciare la pratica: l’uso del volante, poi del freno, della frizione, i cambi delle marce, i parcheggi, le partenze in salita. Tra i motivi maggiori di ansia alla guida da parte delle donne, infatti, ci sono l’uso della frizione, il parcheggio e guidare l’auto in strade troppo trafficate. Ma come mai l’ansia da prestazione colpisce soprattutto le donne? Le donne in generale – ha spiegato Marcella Accogli, titolare di un’autoscuola del gruppo La Nuova Guida – hanno un approccio alla guida più emotivo rispetto all’uomo, il quale guida invece in modo più istintivo e si sente subito sicuro al volante”.