Colpo di frusta: il risarcimento è ancora possibile? Il Decreto Libralizzazioni metterà fine ai rimborsi elargiti per danni inesistenti che danneggiano le Assicurazioni
Negli ultimi mesi si è parlato molto della modifica dell’indennizzo in caso di colpo di frusta ma le informazioni che ci pervengono non sono sempre le più corrette.Il nuovo decreto legge si inserisce nel pacchetto di riforme approvate dal governo Monti all’interno del Decreto Libralizzazioni ed il suo scopo è quello di mettere fine ai rimborsi facili spesso elargiti per lesioni inesistenti. Il cosiddetto colpo di frusta si presenta in Italia con una frequenza più che doppia rispetto agli altri paesi; se in Europa la percentuale di incidenti con danni fisici ai passeggeri non supera il 10%, in Italia raggiunge il 23% costituendo una spesa non indifferente nel bilancio di una assicurazione.
Il colpo di frusta diventava spesso un ottimo pretesto per ottenere soldi facili dalla propria compagnia, un vizietto tutto italiano che però incide notevolmente sulle nostre polizze assicurative, tra le più alte nel vecchio continente. Negli ultimi dieci anni le teriffe delle nostre compagnie hanno subito un aumento compreso tra il quattro e il sei per cento annuo superando di gran lunga i ritocchi verso l’alto delle altre nazioni europee. Queste piccole truffe assicurative possono spiegare solo in parte polizze così gonfiate mane costituiscono di certo una concausa. Il nuovo governo ha deciso quindi di optare per una politica di contenimento e, in accordo con le compagnie assicurative, ha deciso di istituire pene più severe per tutte quelle persone che lucrano ai danni delle assicurazioni. La pena massima per le persone in malafede prevede un massimo di cinque anni e sono già state istituite banche dati per raccogliere i dati delle persone coinvolte in un sinistro, sia le vittime che i testimoni oculari. Nonostante questo, il danno biologico causato dal colpo di frusta è spesso una conseguenza naturale di un tamponamento, non si tratta sempre e solo di un tentativo di truffa ai danni della propria assicurazione.
Non è quindi vero che in caso di colpo di frusta non si avrà diritto ad alcun risarcimento, quello che è certo è che in caso di trauma nella zona cervicale si dovrà passare prima da un medico per sottoporsi ad una radiografia. La nuova normativa cerca quindi di venire incontro agli onesti e scoraggiare gli automobilisti scorretti, inoltre, sono stati previsti degli sconti sulla polizza per chi monta una specie di scatola nera sulla propria auto. Ovviamente non sono mancate le polemiche, nello scorso marzo l’Aneis (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale) ha bollato questo provvedimento come iniquo. Secondo l’Aneis un simile cambiamento andrebbe a sfavore delle fascie più deboli che sarebbero impossibilitate a pagare gli accertamenti e di conseguenza si vedrebbero private di un risarcimento più che legittimo. Come al solito, sono molte le interpretazioni possibili ma questo decreto legge ha sostanzialmente lo scopo di colpire i furbetti che truffano le compagnie. Ad ogni modo, è stata messa in moto una campagna di sensibilizzazione diretta alla comunità medica per mettere in chiaro che la nuova normativa in materia non si prefigge lo scopo di essere restrittiva.