Quando, verso la fine del 2013, uscirà dalla linea di montaggio di Lipsia la prima versione di serie, la BMW i3 segnerà il culmine di 41 anni di sviluppo alla BMW. Tutto cominciò nel 1972 ai Giochi Olimpici di Monaco, dove la Casa bavarese forniva due veicoli di prova con propulsione elettrica (i modelli BMW 1602 modificati). Tuttavia, non vi erano dubbi che le batterie al piombo (pesanti 350 chilogrammi e con un’autonomia di circa 60 chilometri) erano ben lontane dall’essere l’ideale per un’automobile di serie.
La BMW quindi si concentrò su una serie di progetti di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di mettere a punto una tecnologia per sistemi di propulsione elettrica migliore e, soprattutto, più efficiente. Negli ultimi mesi del 1975, un veicolo sperimentale (costruito sulla piattaforma della BMW LS e dotato di nuove batterie e di un nuovo motore elettrico) diede i primi risultati. La BMW costruì un impianto ad hoc, riservato alle prove dei sistemi propulsivi elettrici. Per avere più dati a disposizione, otto veicoli basati sulla BMW 325iX furono convertiti e utilizzati nei centri urbani (usati ad esempio per la consegna della posta). I risultati della ricerca indussero la BMW a progettare un veicolo elettrico puro, a differenza dei mezzi sperimentali precedenti (versioni convertite di modelli di serie standard). Alla base di questa scelta c’era la consapevolezza che l’autonomia limitata rendeva le auto elettriche adatte a un utilizzo cittadino. Il primo esemplare fu presentato nel 1991 al Salone Automobilistico di Francoforte: la BMW E1, una “citymobile” con propulsione elettrica. Un prototipo caratterizzato da peso ridotto e da alti livelli di sicurezza, grazie all’utilizzo di materiali leggeri e a una scocca molto resistente. Soddisfacenti anche le prestazioni: una potenza di 32 kW, una coppia massima di 150 Nm e un’autonomia di circa 160 chilometri. Il progetto arrivò a conclusione con la BMW elettrica nel 1997. Nel 2008, poi, fu messa in circolazione una flotta di circa 600 modelli Mini E completamente elettrici, progettati per un uso privato quotidiano. I dati ottenuti furono indirizzati nel processo di sviluppo per un’auto di serie. Il potenziale delle batterie agli ioni di litio fu migliorato. Un anno dopo, all’inizio del 2010, la prima mondiale della BMW Concept ActiveE rappresentò un nuovo passo verso l’elettrico per la Casa tedesca. Nel 2011 iniziarono le prove di oltre 1.000 unità di questo modello. Come con la Mini E, l’obiettivo era la creazione di un “veicolo Megacity” (MCV), che sta ora per essere lanciato sotto il nome di BMW i3. Il sistema di propulsione elettrica nella BMW i3 Concept occupa il 40% in meno di spazio rispetto a quello della Mini E, pur assicurando la stessa potenza. BMW i3 è stata concepita per soddisfare le esigenze di una mobilità sostenibile senza emissioni. Rappresenta una forma intelligente di trasporto urbano e suburbano. Grazie alla tecnologia BMW eDrive, la batteria della BMW i3 deve essere ricaricata solamente una volta ogni due o tre giorni, in quanto è stata progettata per mantenere un’autonomia di 130-160 chilometri. Il sistema di riscaldamento e raffreddamento della batteria garantisce un’erogazione energetica e un’autonomia del veicolo meno influenzate dalle variazioni della temperatura dell’ambiente rispetto alle altre batterie disponibili. Per essere ancora più “verde” e ridurre l’energia necessaria a far funzionare i vari componenti elettrici, il sistema di riscaldamento dell’abitacolo della BMW i3 è in grado di risparmiare il 30% di energia rispetto ai sistemi di riscaldamento elettrici convenzionali, mentre l’illuminazione interna ed esterna del veicolo impiega Led a risparmio energetico. Inoltre, cambiando modalità di guida, si può incrementare l’autonomia fino al 25%. La storia continua.