L’unico Papa con la patente che si ricordi nella storia. L’unico che, molto spesso, durante le omelie e gli Angelus affacciato a piazza San Pietro, ha affrontato i temi della sicurezza stradale, a raccomandato ai giovani, e non solo, di guidare con prudenza, di stare attenti ai mille pericoli che sulla strada ci possono essere. Quel Papa, Benedetto XVI, si è dimesso (altro gesto unico nella storia della Chiesa).
Una decisione che ha lasciato il mondo intero senza parole, e senza una apparente spiegazione logica (l’ultima volta era accaduto oltre 600 anni fa). Joseph Ratzinger, quando era ancora cardinale, guidava una Golf serie IV del 1999. Un’auto alla quale era molto legato, e che ha poi venduto qualche giorno dopo essere stato eletto successore di Pietro. L’acquirente fu una concessionaria tedesca. Da lì arrivo ad un giovane, il 23enne Reimund Halbe. Fu lui, nel 2005, a decidere di metterla all’asta sul Ebay con le foto della carta di circolazione nella quale appariva il nome di Joseph Ratzinger. Il prezzo base era 9.999 euro. Ma, neanche a dirlo, le offerte raggiunsero subito cifre altissime, e per questo il sito di annunci dovette intervenire per abbassare i prezzi e riportare l’asta ala normalità. La gara fu vinta alla cifra di 188.000 euro dal Casinò Golden Palace di Austin, in Texas. Ma la Golf del Papa fu venduta ancora attraverso una nuova asta. Nel 2007. E questa volta il prezzo di partenza era ben più alto (115 mila euro). Ma nessuno ha mai saputo a quale cifra sia stata venduta e soprattutto il nome dell’acquirente. Secondo le indiscrezioni trapelate, pare che l’auto sia stata acquistata per oltre 200 mila euro da un italiano, di cui però non si è mai saputo nulla. Il ricavato della vendita di questa seconda asta è stato dato in beneficenza all’associazione umanitaria ‘Habitat for humanity’. Durante gli anni del suo Pontificato, Benedetto XVI ha utilizzato anche una Papamobile elettrica e recentemente Mercedes gli ha dedicato una Classe M con allestimento speciale che lo ha portato ad essere più vicino alla gente durante i suoi viaggi apostolici. Il grande lavoro umanitario del Papa, dal punto di vista stradale, è stato sottolineato dall’Asaps (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale) all’indomani delle dimissioni del Santo Padre. E’ stata ricordata la grande importanza del Papa, non solo per la sua grandezza storica e religiosa, ma anche nell’affrontare temi distanti dalla Chiesa ma molto vicini alle persone. E l’Asaps ha voluto ringraziare il Papa per questo: “Benedetto XVI merita tutto il nostro rispetto e merita il saluto alla visiera di tutte le divise della strada. Fate largo, passa il Santo Padre”. Spesso, lo ricordiamo, nei suoi anni di pontificato, Papa Ratzinger si affacciava dalla sua finestra e si rivolgeva a migliaia di persone lanciando appelli che riguardavano il rispetto del codice della strada, con uno sguardo particolare ai giovani, che invitava e pregava a non buttare via la propria vita e quella degli altri.