Il noleggio a lungo termine è l’unico dato positivo per il mercato italiano dell’auto: la spesa per l’acquisto è cresciuta del 12% (da 682 a 764 milioni di euro) nei primi mesi del 2012 rispetto all’analogo periodo del 2011. È emerso dall’analisi “Mercato a valore” aggiornata a marzo 2012 presentata nei giorni scorsi al congresso “La Capitale Automobile Fleet”, il nuovo appuntamento e occasione di confronto promosso dal Centro Studi Fleet&Mobility. La crisi sta comprimendo la spesa per l’auto di privati e aziende, che nei primi 3 mesi dell’anno si è ridotta del 21%, passando da 8,8 a 6,9 miliardi di euro. La spesa per le auto a noleggio è in calo complessivamente (-11%), a causa della forte contrazione delle immatricolazioni del rent-a-car. “Una spesa sotto i 7 miliardi di euro nei primi tre mesi dell’anno – ha spiegato Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility – significa per i concessionari un margine di guadagno davvero basso, che non può coprire i costi fissi, dopo che i dealer hanno già tagliato quelli variabili. Non é più questione di aiutare le reti ma di ristrutturarle cercando la copertura del territorio con modelli alternativi: ad esempio un modello multi-level, con un grande dealer regionale e piccoli satelliti nelle province snelli e con costi leggeri”.
Venendo al dato sul noleggio: “Sopra ogni altra considerazione”, prosegue del Viscovo, “le immatricolazioni a noleggio del primo trimestre 2012 dicono due cose: il rent-a-car reagisce tempestivamente alla crisi con un meno 36% di auto nuove rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; il lungo termine immatricola addirittura di più, perché il prodotto è di per sé meno sensibile alla crisi: quando l’auto è solo un canone, cambiarla alla scadenza può non comportare un aumento di costo, e non cambiarla certo non è un risparmio, visto che il canone si paga comunque. Con l’acquisto o il leasing non è così”.