Auto ibride: come funzionano e quali sono le più vendute. Crescono i numeri in Italia dove la Toyota è leader incontrastato nel mercato delle auto ibride.
Tutto sulle auto ibride: funzionamento, tipologie, modelli e vantaggi dell’auto a doppio motore!
Le auto ibride costituiscono un’innovazione straordinaria, soprattutto dal punto di vista della mobilità sostenibile e del risparmio per i consumatori. Il loro funzionamento è davvero interessante ma non tutti conoscono le caratteristiche di questo particolare tipo di automobile. Approfondire l’argomento, soprattutto per quanto riguarda i vari modelli disponibili sul mercato e i relativi costi, può rivelarsi davvero utile per chi sta valutando questo tipo di acquisto. Ecco allora un altro dei nostri utili prospetti che vi aiuterà a fare chiarezza sulle auto ibride in commercio: per leggere ulteriori informazioni sui più interessanti argomenti legati al mondo delle automobili visitate la nostra sezione Consigli!
Auto ibride: come sono fatte
Auto “ibride”, come mai questo nome? Il termine indica il fatto che questi modelli sono provvisti di due motori integrati, che insieme contribuiscono alla propulsione:
- un motore termico (benzina o diesel)
- motore elettrico, alimentato da un pacco batterie, come nei veicoli elettrici
Quali sono i vantaggi di avere due motori in una sola auto? L’esistenza di due motori permette di sfruttare diverse opportunità, ottimizzando l’utilizzo di ciascuno a seconda dei casi. Infatti il motore a benzina rende al meglio sulle lunghe percorrenze a velocità costante, ma è scarso e consuma molto nella ripartenza da fermi in città e nell’accelerazione, mentre il motore elettrico rende al massimo nelle fasi di accelerazione e nelle andature più basse. Il contesto cittadino è l’ideale per apprezzare i vantaggi delle auto ibride: in particolare, in accelerazione, i due motori lavorano insieme per dare una spinta migliore. Come scegliere l’alimentazione per la propria auto? Clicca e scopri il video in cui spieghiamo come fare!
Auto ibride: quante e quali tipologie esistono al mondo?
Dopo aver visto qual è la caratteristica principale delle auto ibride, ovvero la presenza di due motori diversi, entriamo più nel dettaglio. Le auto ibride, infatti, possono appartenere a diverse tipologie; esistono auto Full hybrid, Minimal hybrid, Mild hybrid e Micro hybrid: vediamo quali sono le loro caratteristiche.
A seconda del grado di ibridazione, e di conseguenza della capacità del sistema di propulsione di immagazzinare energia elettrica, l’auto può essere:
- Full hybrid: detta anche ad “ibridazione piena”, quando cioè sia il motore che le batterie consentono all’auto di viaggiare in completa autonomia elettrica per brevi distanze e ad una velocità ridotta. Questa tipologia di auto ibrida è ideale per guidare in città, un po’ meno in autostrada
- Minimal hybrid: detta anche ad “ibridazione minima”, quando la percorrenza con l’energia elettrica è limitata, in altre parole “più benzina, meno elettricità”
- Mild hybrid: detta anche ad “ibridazione leggera”, quando invece la parte elettrica permette di viaggiare limitando i consumi, soprattutto in fase di accelerazione, e migliorando le performance su strada
- Micro hybrid: quando le auto sono dotate del sistema Start&Stop, un sistema elettronico che permette all’auto di spegnere il motore in caso di sosta, e di riaccenderlo subito dopo aver schiacciato il pedale della frizione o dell’acceleratore. Le micro ibride non sono delle ibride vere e proprie in quanto l’elettricità della batteria non contribuisce a muovere le auto, anche se le emissioni di CO2 si riducono fino al 5% sulle strade urbane.
Auto ibride: come funzionano?
In generale, la gestione delle modalità di funzionamento dei due motori è automatica, anche se in molti modelli si può selezionare la modalità desiderata. È possibile inoltre posizionare i due motori su due assi diversi: il motore benzina o diesel sull’asse anteriore e il motore elettrico sull’asse posteriore. La gestione elettronica dei due sistemi consente una trazione integrale senza bisogno di ingombranti alberi di trasmissione che portino potenza alle ruote posteriori. Uno dei grandi vantaggi delle auto ibride è il recupero dell’energia nelle fasi di frenata, in modo da ricaricare le batterie del motore elettrico. Questi modelli infatti non hanno bisogno di fonti esterne per caricare la batteria.
Auto ibride: quali sono i modelli più diffusi in Italia?
Con l’avvio dei blocchi del traffico in molte città italiane, dal nord al sud, è inoltre probabile che questi numeri crescano ulteriormente visto che le auto ibride possono sempre circolare, anche in caso di misure restrittive per salvaguardare la qualità dell’aria nelle città. Con 160.359 immatricolazioni di autovetture, nell’Aprile del 2017 il mercato italiano dell’auto ha registrato un calo del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di segno inverso, invece, risulta il trend relativo alle vendite di auto ibride che segnano un +53,8% pari a circa il 3% di quota di mercato.
Alcune compagnie festeggiano importanti successi di vendite. In particolare Toyota che, raggiunta la quota del 5% del mercato dei privati e il 3,5% del mercato totale italiano tra gennaio e settembre 2017, registra una crescita del 70% rispetto allo stesso periodo del 2016. Un successo che la casa automobilistica ha scelto di celebrare offrendo incentivi a tutti coloro che decidono di sostituire una qualsiasi auto diesel con una nuova auto Hybrid.
E con i blocchi del traffico previsti in molte città d’Italia questi numeri potrebbero crescere ulteriormente, poiché le auto ibride non sono soggette a limiti di circolazione, anche in caso di misure restrittive per la salvaguardia dell’ambiente e della qualità dell’aria nelle città.
Auto ibride: perché acquistarne una?
Le motivazioni che spingono all’acquisto di un’auto ibrida sono fondamentalmente due: il risparmio e il rispetto dell’ambiente.
Guidare un’auto ibrida, infatti, permette di contribuire alla lotta contro l’inquinamento. Ovviamente le emissioni inquinanti persistono, ma sono inferiori dato che l’auto ibrida consuma meno. Questo fattore non è cosa da poco e la differenza è evidente soprattutto se si considera la circolazione cittadina, quando si può sfruttare al massimo il secondo motore a emissioni zero. Un esempio? La Yaris ibrida consuma 3,1 litri ogni 100 km contro i 6,8 litri della versione a benzina e i 4,8 della diesel.
I vantaggi però non sono finiti qui! Oltre alle prestazioni ottimizzate, ai consumi ridotti e alla riduzione delle emissioni di CO2, rientrano anche:
- la spesa iniziale per l’auto, ammortizzata grazie al risparmio sull’acquisto della benzina
- il pagamento del bollo auto ridotto: in alcune regioni, come Puglia, Campania, Veneto, Lazio e Lombardia, le auto ibride sono addirittura esentate dal pagamento del bollo
- le agevolazioni nel traffico poiché spesso queste auto hanno il permesso di entrare nelle ZTL, cioè le “zone a traffico limitato” senza correre il rischio di incorrere in multe o pagare costi per i pedaggi.