Una misura per favorire la concorrenza e integrare l’obbligo, da parte degli agenti, di fornire tre preventivi Rc auto al cliente. Nel decreto “Sviluppo bis” è contenuta una norma che promuove la collaborazione tra gli intermediari. Dal 1° gennaio 2013 tutti i vincoli contrattuali tra imprese e agenti che risultino incompatibili con questo provvedimento non sono più validi. Chi vende polizze può così avviare collaborazioni con altri colleghi ma soprattutto proporre ai clienti preventivi di altre compagnie. In questo modo si amplia il ventaglio di offerte disponibili, nell’ottica di fornire un servizio migliore per facilitare la scelta degli automobilisti e agevolare le loro tasche. In questo modo infatti l’agente proporrà polizze anche di altre compagnie o comunque più basse rispetto alla propria offerta. Per il consumatore non c’è nessun onere: gli intermediari che operano in collaborazione hanno l’obbligo di informare il cliente sulle attività in essere e rispondere in solido nel caso di danni che dovessero causare.
Resta l’interrogativo se gli agenti, pur collaborando tra loro, prospetteranno al cliente sempre la soluzione migliore presente sul mercato. Comunque, è sempre un passo avanti rispetto al passato. Se contiamo anche l’abolizione del tacito rinnovo, possiamo dire che qualcosa si è mosso. Il comma 10 dell’articolo 22 parla chiaro: «Al fine di favorire il superamento dell’attuale segmentazione del mercato assicurativo ed accrescere il grado di libertà dei diversi operatori, gli intermediari assicurativi possono adottare forme di collaborazione reciproca nello svolgimento della propria attività anche mediante l’utilizzo dei rispettivi mandati. Detta collaborazione è consentita sia tra intermediari iscritti nella medesima sezione del registro o nell’elenco a questo annesso, sia tra di loro reciprocamente, a condizione che al cliente sia fornita, con le modalità e forme previste nel Codice delle assicurazioni private e sui regolamenti attuativi, una corretta e completa informativa in relazione al fatto che l’attività di intermediazione viene svolta in collaborazione tra più intermediari, nonché l’indicazione dell’esatta identità, della sezione di appartenenza e del ruolo svolto dai medesimi nell’ambito della forma di collaborazione adottata. L’Ivass vigila sulla corretta applicazione del presente articolo e può adottare disposizioni attuative anche al fine di garantire adeguata informativa ai consumatori». Si tratta di una novità che lascia trasparire un’attenzione ai problemi del settore, unita alla volontà di sanare alcune pecche del sistema.