Dopo 63 anni di onorato servizio è giunto il momento di dire addio al celebre pulmino Volkswagen Microbus T2, icona degli anniSessanta e Settanta: alla fine del 2013 la produzione verrà difatti definitivamente interrotta. Il primo esemplare del pulmino, simpaticamente rinominato negli anni anche “Bulli” o “Kombi”, nasce nel 1949 come veicolo stradale, inizialmente collaudatoall’interno delle fabbriche Volkswagen come mezzo da lavoro. Con il tempo è diventato un punto di riferimento per intere generazioni, dalla Beat generation ai “figli dei fiori”, che in esso vedevano un simbolo di libertà e anticonformismo: per questo la maggior parte degli esemplari, alcuni dei quali tuttora in circolazione, sono stati personalizzati con colorazioni vistose e decisamente pittoresche.
Nel 1979 il T2 uscì di produzione in tutta Europa, dove venne sostituito dal pulmino T25, con forme più squadrate e maggiormente adatto ai fini di un mezzo commerciale. Ormai però la Volkswagen si vede costretta ad interromperne del tutto la produzione, rimasta attiva solamente in Brasile, a Sao Bernardo del Campo, perché il veicolo non è più in grado di rispettare le normative anti-inquinamento e sulla sicurezza stradale attualmente in vigore, oltre ad essere ormai passato di moda. Anche se resta tuttora uno dei modelli più celebri della storia dell’auto, degno di essere esposto nei musei dell’automobile di tutto il mondo. E dire che la carrozzeria del pulmino, con il motore posteriore al pari della trazione, raffreddamento ad aria e due cilindrate, 1.3 litri e 1.6 litri, che sul finire degli anni Settanta regalavano la potenza “monstre” di 40 e 50 cavalli, era stata costruita su quella del Maggiolino, oggi ancora di grande successo grazie alla sua rivisitazione in chiave moderna. Lo stesso destino si è verificato per le nuove edizioni della Mini e della 500: chissà che l’addio al pulmino degli hippie non sia invece solo un arrivederci!